Fauna
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La fauna del Parco dell’Etna
Adattamento a un ambiente dinamico
In nessun altro luogo nel bacino del Mediterraneo si trova una tale varietà di habitat come in questo parco: deserti rocciosi di colate laviche recenti, steppe, verdi foreste, prati, zone umide, fluviali e lacustri. Il clima mostra molte variazioni causate dalle grandi differenze di quota (da 0 fino a più di 3300 m.), dall’esposizione e dall’umidità. L’attività dell’Etna, incessante e formidabile, dà luogo molto spesso a bruschi marcati sia nel paesaggio come nell’equilibrio ecologico.
Questi fattori, insieme all’isolamento geografico, hanno influenzato profondamente la fauna molto peculiare del vulcano che ha dovuto affrontare tutte quelle variabili al fine di sopravvivere, mostrando una grande varietà di adattamenti ecologici. Le specie presenti intorno all’Etna provenivano da altre parti dell’isola o dalla penisola italiana e, talvolta, sono discendenti di specie che rimasero qui isolate durante le glaciazioni.
Fauna e Paleogeografia
L’Etna è geologicamente molto giovane, infatti solo circa 600,000 anni fa in nella zona dove oggi si erge questo grande vulcano non c’era altro che mare. Con l’inizio della attività vulcanica, la baia di pre-etnea ha cominciato ad essere riempita progressivamente da prodotti vulcanici e nel tempo il territorio del vulcano è cresciuto abbastanza da unirsi a Nord ai monti Peloritani ed ai Nebrodi. L’Etna però per lungo tempo è rimasta separata dagli Iblei perché è stata circondata dal mare sul lato meridionale e occidentale. Pertanto la fauna provenienti dalla catena montuosa settentrionale ha avuto ben presto la possibilità di colonizzare il vulcano, mentre il contributo da parte dell’altopiano ibleo è avvenuto soprattutto nel tardo Quaternario, quando i sedimenti alluvionali del fiume Simeto hanno cominciato a riempire anche la parte meridionale della baia preetnea. Nel corso dell’ultima glaciazione l’acqua rimasta intrappolata nella ghiacciai fece abbassare il livello del mare. Durante questo periodo la Sicilia si unì al resto della penisola italiana consentendo la migrazione verso Sud di nuove specie animali che furono in grado infine di colonizzare anche il territorio etneo.
Fauna
Tra i mammiferi spicca la presenza del Gatto selvatico (Felis silvestris) molto interessante e rara . E’ presente la Volpe (Vulpes vulpes), l’Istrice (Hystrix cristata), la Lepre (Lepus europaeus), il Toporagno siciliano (Crocidura sicula), il Riccio (Erinaceus europaeus), la Martora (Martes martes ), la Donnola (Mustela nivalis) e otto specie di pipistrelli.
Tra gli uccelli troviamo l’Aquila reale (Aquila chrysaetos), il Gheppio (Falco tinnunculus), la Poiana (Buteo buteo), il Falco pellegrino (Falco peregrinus), l’assiolo (Otus scops), il Barbagianni (Tyto alba ), il Gufo (Asio Otus), la Gazza (Pica pica), il Corvo (Corvus Corax), la Ghiandaia (Garrulus glanadarius), la Cornacchia nera (Corvus corone), l’endemica Coturnice (Alectoris graeca whitakeri) Il codibùgnolo endemico (Aegithalos caudatus siculus).
Tra le farfalle vi è la rara endemica Aurora dell’Etna (Anthocaris damonae), la Vanessa del cardo (Vanessa cardui), la Cavolaia maggiore (Pieris brassicae), la Atalanta (Vanessa Atalanta),la Vanessa dell’ortica (Aglais urticae) e la Lysandra (Lysandra Icario).
Tra i serpenti presenti nel parco ricordiamo la Vipera (Vipera aspis), il Biacco (Coluber viridiflavus), il Colubro leopardino (Elaphe situla) e la Biscia (Natrix natrix Sicula).